martedì 13 marzo 2012

Pollo Kung Pao, 宫保鸡丁, Kung Pao cicken


Quando andai in Cina capii che finalmente ero riuscito a realizzare una di quelle cose, o desideri per meglio dire, da fare almeno una volta nella vita.
Ho visitato Pechino nel periodo del capodanno cinese e devo dire che oltre al freddo abissale (da ultimo girone dantesco), non ho trovato la città molto interessante se non per le magnifiche attrazioni turistiche come il Tempio del cielo o la maestosa Città Proibita; ho trovato tuttavia interessantissima la cucina.
La sera stessa del capodanno sono stato in un ristorante a cinque, dico cinque stelle, dove ho potuto assaggiare una deliziosa anatra laccata alla pechinese e questo piatto tanto piccante quanto buono: il pollo kung pao, pagando in totale una cifra ridicola paragonata alla raffinatezza del servizio e della cucina.
Pechino in quel periodo era praticamente disabitata. La maggior parte delle persone si era rintanata a casa in attesa del nuovo anno e tutti i negozi, ristoranti a parte, erano chiusi.
Una delusione anche perché avrei voluto tanto vedere la realtà cinese; osservare quella moltitudine di gente indaffarata, trovare tutte quelle cose che avrei voluto comprare ma che in realtà non ho potuto neanche immaginare...
Niente tè, niente seta, niente pennelli e carta da calligrafia. Chioschi di ravioli qua e là e la totale desolazione!
Magari tornandoci in un altro periodo sicuramente sarebbe meglio e infatti ve lo consiglio.
Per adesso pensiamo al pollo!


Ingredienti:
olio di semi
un peperone verde o rosso
due peperoncini verdi freschi
una cipolla
6 spicchi d'aglio
3 cm di radice di zenzero
un cucchiaio di pepe di Sichuan
                                                      un cucchiaio di peperoncini piccanti essiccati        

450 g di petto di pollo tagliato a bocconcini di 1 cm di lato
30 g di anacardi





                 

Per la salsa:
150 ml di brodo di pollo
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di sake o vino di riso cinese
1 cucchiaino di aceto nero cinese
2 cucchiaini di olio di sesamo
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiai di amido di mais

Mondate le verdure e sminuzzate aglio e zenzero.
Unite tutti gli ingredienti per la salsa in una tazza che terrete da parte.

Nel frattempo scaldate il wok sul fuoco e tostate i peperoncini secchi e il pepe di Sichuan nell'olio. Nel momento in cui inizieranno a fumare rimuoveteli immediatamente dall'olio con l'aiuto di una schiumarola.







Aggiungete l'aglio tritato finemente e lo zenzero tagliato a listarelle e fate saltare per 30 secondi.








Aggiungete il pollo e cuocete fino a quando un colore bianco uniforme.








Aggiungete le verdure e mescolate per un minuto, dovranno rimanere croccanti.






Nel frattempo tostate gli anacardi in un filo d'olio.






Aggiungete la salsa e non appena si sarà addensata aggiungete gli anacardi tostati e impiattate decorando con qualche peperoncino tostato.




Bacchette o forchette?
In ogni caso, bon appétit!

Adriano.

venerdì 9 marzo 2012

Le ciambelle dei Simpson, Simpson's Donuts





Esistono momenti nella vita nei quali vorremmo che i sogni diventassero così reali da poterli toccare.
Altre volte invece sono le immagini che ci tormentano con la loro capacità di farci desiderare ciò che rappresentano.
Ho sempre avuto voglia, sin da bambino, di poter provare quella sensazione di appagamento e di semplicità nel mangiare, tipica dei personaggi dei cartoni.
Avete mai desiderato mangiare quel pollo tanto bello quanto succulento, in apparenza, o quelle gelatine che tanto erano di moda nei cartoni di Tom &Jerry? Oppure quei triangolini di riso con la striscia nera sempre presenti negli anime giapponesi? (onigiri n.d.r.)

Io sì, e fino a qualche tempo fa pensavo fosse impossibile riprodurre almeno in parte quelle bellissime ciambelle che a Homer Simpson piacciono tanto: belle, colorate, con una glassa cangiante e presenti in ogni scena.
Queste ciambelle in realtà sono una tipologia di dolce molto comune negli Stati Uniti. Qui in Italia è difficile trovarne se non in catene di fast food oppure qualche tempo fa in una nota catena di distribuzione di donuts che chiuse i battenti dopo poco tempo.
In molti mi chiedono la ricetta per farle e sinceramente all'inizio ero dubbioso, non sapevo se mi sarebbero piaciute dolci come sono, eppure devo dire che dopo averle provate mi sono ricreduto.
Sono molto dolci, è vero, però tutto quello zucchero della glassa si stempera bene nell'impasto asciutto e poco dolce.
Dopotutto le nostre ciambelle non sono poi così diverse essendo praticamente cosparse di zucchero semolato.
Che dire, ecco la ricetta deh hi hi ho!


Per 20 donuts:
7 g di lievito di birra secco o 15 g fresco
30 ml di acqua a 36 gradi
180 ml di latte tiepido
40 g di burro
1 uovo medio (60 grammi)
75 g zucchero semolato
un cucchiaino di sale (usate il Maldon se potete)
350 g di farina manitoba
abbondante olio per friggere

Per la glassa semplice allo zucchero e burro:
75 g burro
250 g zucchero a velo
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia (abolite la vanillina)
80 ml di acqua.

Per la glassa classica:
300 g di zucchero a velo
50 g di albume d'uovo
acqua (verrà usata a gocce)

Procedimento:

Sciogliete il lievito nell’acqua, aggiungete il latte, il burro ammorbidito, l’uovo, lo zucchero, il sale e metà della farina e impastate per 30 secondi, aggiungete l’altra metà della farina ed impastate per almeno 5 minuti dopodiché fate lievitare l'impasto per un’ora.
Stendete l'impasto in un rettangolo di almeno un centimetro e mezzo, meglio se due, di altezza e formate le ciambelle con l'aiuto di un tagliapasta per le ciambelle (per chi è di Roma lo si trova da tervi, è lo stesso attrezzo per fare gli occhi di bue), oppure con un coppapasta o con un bicchiere, l'importante è che ci sia il buco. Fate lievitare le ciambelle per 30-45 minuti su una superficie infarinata stando bene attenti a non farle attaccare.
Nel frattempo mettete sul fuoco l'olio in una pentola larga col fondo basso e scaldatelo fino a raggiungere i 180°. Poche per volta fate cuocere le ciambelle 30 secondi (secondo più secondo meno) per lato che per via della lievitazione galleggeranno sull'olio, scolatele e ponetele su una griglia a raffreddare.
Per preparare la glassa mescolate tutti gli ingredienti insieme ed otterrete uno sciroppo in cui immergerete le ciambelle. All’inizio sembreranno troppo glassate ma poi la ciambella stessa tenderà ad assorbire l’acqua e ad imbeversi di zucchero e burro.
Per le glasse classiche colorate: unite zucchero e albume e montate tutto con lo sbattitore a fruste fino a quando il composto inizierà ad addensarsi (circa 3 minuti), successivamente ponete piccole quantità di glassa in diverse ciotoline e coloratele con coloranti alimentari aggiungendo anche aromi come fragola o the verde matcha, latte di cocco in polvere o burro di arachidi.
Se dovessero risultare troppo dense per essere spalmate sulle donuts aggiungete acqua con parsimonia, sono sufficienti veramente poche gocce per ammorbidire la glassa.

Guarnite tutto con codette o zuccherini, gustatele insieme ad una bella tazza di caffè americano bollente e Bon Appétit!

Adriano.

lunedì 5 marzo 2012

Dan Dan Mian 担担面


Questo piatto che ho scelto come prima ricetta da pubblicare si chiama Dan Dan Mian ed è un piatto originario della regione cinese del Sichuan 四川 (letteralmente: quattro fiumi)
Mi ricordo di averlo cucinato la prima volta quando vivevo ancora a casa con i miei e lì non riscosse molto successo.
L'ho riproposto invece qualche tempo fa qui a casa mia. Il mio fidanzato e i miei coinquilini ne sono rimasti molto soddisfatti tanto che quando a volte dico di volerlo preparare di nuovo, sono estremamente favorevoli!
La particolarità di questo piatto sta nel fatto che è molto aromatico per via della presenza del pepe di Sichuan:
Questo pepe ha un aroma molto intenso che ricorda la resina delle conifere.
Per di più in questo piatto viene aggiunto dell'aglio cipollino o erba cipollina cinese (Allium Tuberosum), un'erba cipollina originaria della Cina che ha un aroma simile a quello dell'aglio, senza tuttavia avere un aroma persistente quanto quest'ultimo.
E' molto particolare anche perché a differenza della nostra erba cipollina, cava e a sezione cilindrica, questa presenta delle foglie piatte.
Si può trovare molto facilmente qui a roma presso i negozi di alimentari cinesi.
Io personalmente la trovo verso la zona di Piazza Vittorio.
Ho acquistato anche i semi online e ora ho delle bellissime piantine che stanno germogliando!
Ma ora passiamo alla ricetta!

Per 4 persone circa gli ingredienti che occorrono sono:
1 cucchiaio di pepe di Sichuan
2 cucchiai di olio di semi (arachidi, girasole o mais)
250 grammi di carne di maiale macinata
2 cucchiai di pasta di fagioli neri

500 ml di brodo di pollo
4 cucchiai di salsa di soia
1 o 2 cucchiai di aceto nero di riso (a seconda dei gusti)
1 spicchio di aglio tritato
2 cucchiaini di olio di sesamo
1 cucchiaino di olio piccante oppure mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
pepe macinato
250 g di noodles cinesi di frumento essiccati o 500 g di noodles freschi
erba cipollina cinese per guarnire.

Procedimento:
Scaldate l'olio in un pentolino su fuoco basso insieme al pepe di sichuan e lasciate che sprigioni tutto l'aroma, dopodiché toglietelo dal fuoco e filtrate l'olio che metterete da parte.
Nel frattempo preparate la carne facendola rosolare in un filo d'olio insieme alla salsa di fagioli neri fino a quando sarà abbastanza asciutta e tostata.
Ora preparate il brodo unendo in un pentolino: brodo di pollo, salsa di soia, aglio tritato, aceto nero, olio piccante, olio di sesamo e  un pizzico di pepe macinato e cuocete fino ad ebollizione.
Riempite con molta acqua una pentola e cuocete i noodles, dovranno bollire in molta acqua perché tendono ad attaccarsi.
Tagliuzzate l'erba cipollina cinese e mettete da parte.
Ora componete il piatto:
Scolate i noodles e riempite quattro piatti fondi, meglio se scodelle alla cinese, copriteli col brodo bollente e con la carne rosolata ed infine guarnite con l'erba cipollina.
Fatemi sapere e
Bon appétit!

Adriano.



Cosa mi piace fare

A Domenico, con tutto l'amore che posso.


La prima cosa che dovete sapere di me è che mi piace cucinare.
Anzi, amo cucinare.
Questa frase potrà suonare familiare a qualcuno e scontata per qualcun altro ma credo che non avrei potuto trovare modo migliore per dirlo.
Amo le cucine di tutto il mondo e cerco sempre di sperimentare piatti nuovi e misteriosi provenienti da ogni angolo del mondo, specialmente dalla Cina, rimanendo tuttavia molto fedele alla mia cara cucina italiana (e da qui il nome di questo blog).
Perché farne un blog?
Sinceramente non ne so bene il motivo.
Spero di potermi divertire e di trovare un modo nuovo per condividere opinioni e ricette con molti appassionati.
Mi chiamo Adriano, e ho voglia di cucinare.
Da solo forse?
Spesso sì, ma ho imparato che è bellissimo farlo con le persone che amo, con chi non conosco, con i miei amici; e per citare una persona a cui voglio molto bene: anche con te!


A tutti voi,

Bon Appétit!

Adriano.